Gianni Amelio: Il Primo Uomo racconta un mondo di poveri

Dopo la presentazione al Bif&st del suo “Il Primo Uomo”, il regista Gianni Amelio ha voluto raccontare proprio il perché di questo film: “Posso dire che “Il Primo Uomo” è un film mediterraneo che racconta un mondo di poveri in cui si possono riconoscere tutti. I paralleli poi tra la mia vita e quella di Camus, sono tanti. Entrambi abbiamo sofferto l'assenza del padre, il suo era morto in guerra il mio emigrato in Argentina, entrambi eravamo poveri e i poveri, come si sa si somigliano tutti. Entrambi infine siamo cresciuti con mamma e nonna. Ho avuto il privilegio di toccare il manoscritto de “Il Primo Uomo”. E questo grazie a Catherine (figlia dello scrittore premio Nobel) che è stata la mai vera fonte e che mi ha scelto per fare questo film. Anche se non è stato facile convincerla perchè non sopportava l'idea di poter vedere su un tappeto rosso un'attrice che interpretava la nonna o la madre. Non è stato facile così avere il suo permesso e anche quando me l'ha concesso si è riservata la possibilità di dare il suo sì definitivo solo a fine film. Una cosa mai successa e se ora siamo qui è grazie al coraggio dei produttori”.

Il film uscirà nelle sale il 20 Aprile e nel cast troveremo Jacques Gamblin, Catherine Sola e Maya Sansa.